lunedì 15 giugno 2015

Be Free.

Se avessi i soldi andrei in analisi, ma non posso permettermi neanche questo, quindi devo fare tutto da sola.
Alcune volte dico: per fortuna c'è internet ora ricerco un fantastico manuale, su cui sono riportate le 10 regole d'oro dell'analista for dummies e il gioco è fatto.

Lo leggo fino alla fine e poi mi sento una vera idiota, d'altronde il for dummies non stava nel titolo tanto per decorazione.

Che odio per quelle signore, con i capelli sempre in piega, con i cagnolini dalle zampette corte e figlie sempre con un gran fisico.
Le odio sì, loro vanno in analisi solo per aver qualcosa di cui parlare con le amiche nei salotti, perché pensano sia di moda, ecco a loro va tutto il mio disprezzo. Per carità tutti secondo me hanno un buon motivo per andare in terapia, ma come ogni cosa c'è una scala oggettiva di importanza e di priorità, OGGETTIVA, basta con tutte queste scale di Soggettività sui problemi.
Nella vita ci sono situazioni e problematiche più o meno gravi.

Test: Aver vissuto all'età di 10 anni la malattia e la morte di AIDS di uno zio, negli anni '90, è grave quanto "ho sempre avuto un rapporto conflittuale con mia madre, ecco perché sono in terapia da anni."

Oppure:  Scoprire all'età di 25 anni che tuo padre ha una doppia famiglia, (compagna + figlio) e una volta scoperto lascia la sua vecchia famiglia per la nuova è grave quanto: "Dopo la gravidanza, il mio fisico è cambiato, non mi sento più una donna, sono in analisi dalla prima festa di compleanno di  Matteo."
Ditemi se sono ottusa io, o se è vero che nella vita esistono delle scale di gravità.

Dopo queste parole comunque il risultato non cambia, devo farcela da sola.

Oggi mi sento più forte sarà perché ieri sera Patti Smith dal palco ci ricordava di essere sempre liberi.

Be Free.









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